Crape de Legn

In bergamasco “crapa dé lègn” significa “testa di legno”. Si riferisce ai burattini,
che hanno una testa scolpita in legno.
Mentre il resto del corpo è un guanto di stoffa,
che indossa la mano ruvida del burattinaio.
Ma “crapa dé lègn”
da noi è anche uno duro di comprendonio,

di coccio, testardo. Uno o Una perseverante.

Caparbio.


Il titolo dello spettacolo si riferisce a Benedetto Ravasio e Pina Cazzaniga, che con testardaggine mollarono la sicurezza economica di una vita da fornai per scegliere, negli anni ’40, un’arte di strada popolare e dura.

Una storia a matriosca, che dentro ne contiene tante altre, sempre più piccole e intime. La storia del teatro popolare e della Commedia dell’Arte e dentro la Seconda Guerra Mondiale.

E dentro la scoperta di un ragazzo di amare l’arte nelle sue forme più variegate: pittura, scultura, musica e teatro.

La povertà dei paesi della bassa bergamasca, tra cascine, nebbia, polenta e pica sö. L’innamoramento di due giovani, il loro amore, fatto di farina, levatacce e otto figli da sfamare.

E una vocazione, che bussa sempre più forte, fino alla frattura con il mondo intorno.

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